Chi era Luigi Lapi
Il dottor Luigi Lapi (Torino 1921, Firenze 1994) è stato neuro-psichiatra e pranoterapeuta, ed uno degli antesignani della pranoterapia in Italia.
Studioso e ricercatore, ideatore e realizzatore del Chirtest, ha dedicato tutta la sua vita allo studio ed alla ricerca nel campo della Bio-energia. Ha contribuito, già dagli anni ’80 a liberare la Pranoterapia dalle contaminazioni della superstizione e delle pratiche religiose tradizionali, per renderla, a tutti gli effetti, una pratica volta al mantenimento dell’omeostasi o al suo ripristino, se necessario.
Nel 1993 ha fondato, a Firenze, insieme a collaboratori ed allievi, l’Associazione A.L.A.R.O.
Il Chirtest
Nell’ambito della sua decennale ricerca ha prediletto il metodo scientifico, utilizzando spesso il termine di Pranoterapia Scientifica, per indicare il suo modus operandi nella disciplina. Infatti, nello studio del prana ha adottato il criterio di scientificità della ripetuta e uniforme riproducibilità di un fenomeno.
Anche se i pranoterapeuti danno molta importanza alla emissione calorica, i suoi studi sono stati indirizzati alla comprensione dei processi elettrici encefalici e dei corrispondenti fenomeni elettrici a carico delle due mani che sembrano essere più importanti dal punto di vista operativo.
Il passo decisivo è stato compiuto quando è stato tecnicamente possibile sottoporre al Chirtest in contemporanea operatore e cliente: è quindi possibile osservare la misurazione degli effetti dell’attività pranica sul ricevente, il cui tracciato EEG viene modificato durante l’azione pranica e persistendo anche dopo l’apposizione. Questo indica la possibilità, attraverso la donazione pranica, di modificare in modo persistente lo stato del ricevente.
Una importante eredità
Nel suo lavoro di ricerca, insegnamento e divulgazione, il dottor Lapi lascia trasparire una grande equilibrio, tra l’aspetto “luminoso” della disciplina, quello che può legarsi alla ricerca scientifica e alla comprensione razionale e l’aspetto invece legato al mistero della vita, che nonostante tutti i nostri sforzi, non può essere risolto.
La realtà psicologica è così complessa che non può essere contenuta in una «formula» per quanto estesa e dettagliata possa essere, anche perché esistono notevolissime variazioni tra individuo e individuo, specialmente quando allo stato fisiologico si sostituisce uno stato patologico. Troppo spesso la descrizione e concettualizzazione di uno stato bio-psicologico risente di una sorta di rigidità che mal si adatta al continuo variare delle componenti omeostatiche; il tenersi aderenti ad una qualsiasi dogmatica costituisce quindi una deviazione, un fraintendimento della realtà vitale che sta svolgendosi sotto i nostri occhi.
Il dottor Lapi sembra dirci che la scienza è sicuramente un punto di partenza, ma non dobbiamo dimenticarci il vitale che scorre continuamente e la sua intelligenza intrinseca, e che, al di la della nostra capacità di protocollare e schematizzare, la vita continuerà a scorrere, prendendo altre strade nella suo movimento evolutivo, a volte non prevedibili.
Rupert Sheldrake sostiene che queste leggi eterne che sembrano essere immutabili, siano in realtà più simili ad abitudini che si evolvono insieme alla Natura. Questo ci porta verso una visione più integrata, una visione del nostro universo meno meccanica e più evolutiva, legata ad un processo che si sta svolgendo – e non ad un meccanismo che funziona – un processo che può modificarsi ed evolvere.
Scienza e mistero sembrano diametralmente opposti ma possono trovare una interconnessione anche proprio nella pranoterapia.
Il dottor Luigi Lapi, nonostante la sua formazione accademica e le collaborazioni in ambito scientifico, ci invita a non rinunciare ad osservare la Vita che scorre e che si organizza, non rinunciare alla meraviglia in favore di una legge fissa ed immutabile. Avere i piedi per terra ma non smettere mai di espandere le proprie comprensioni, spesso proprio grazie alla integrazione tra queste due polarità, integrazione che permette anche a noi, in quanto Creature Viventi, di espanere i nostri confini ed evolvere.
Bibliografia:
Tutto il suo immenso sapere, insieme alla sua grande umanità, è stato in parte raccolto, organizzato ed espresso nelle seguenti pubblicazioni:
“Nuova Pranoterapia” (Luigi Lapi, Ed. Uncini- Pierucci, Firenze 1985)
“EffettoPrana” (Luigi Lapi, Ed.Xenia, Milano 1990)
“Pranoterapia scientifica”, (Luigi Lapi, Ed. Xenia, Milano 1992)
Fonte: Associazione A.L.A.R.O.